Tonibaruch
2005-05-30 14:48:02 UTC
Seconda puntata dall'articolo di Carlo Panella
"Le Radici dell'odio"
Estratto dall'introduzione de "Il complotto ebraico".
di Carlo Panella. (Lindau). Un libro di cui raccomando la lettura a chi
fosse ancora convinto che l'Islam non ha alle sue radici teologiche la
stessa virulenza antiebraica del Cristianesimo.
In questa puntata alcune delle pazzesche affermazioni antisemite
contenute nel commento al Corano di Hamza Piccardo (Newton Compton),
liberamente in vendita in tutte le librerie, e le loro premesse tra i
grandi pensatori islamici classici.
Nella prossima puntata, per anticipare un tema su cui ho risposto a
rosalucsemburg, farò una piccola digressione fuori dall'articolo per
entrare nel merito della visione del massacro degli ebrei come premessa
al Giudizio Universale, espressa nella tenera visione poetica della
"roccia e dell'albero". Una visione religiosa del genocidio, ripresa in
inummerevoli sermoni televisivi, facilmente rintracciabili su Memri.
Tb
=============== seconda puntata ===============================
***I dogmi dei pensatori islamici***
E’ un punto essenziale questo: le ondate
di antisemitismo che stanno rioccupando
l’Europa – la Francia innanzitutto –
hanno la loro origine profonda ben più
nella predicazione coranica antisemita
delle moschee europee, che nella politica
di Ariel Sharon.
Soprattutto, ho capito che
questo antisemitismo dichiarato, gridato,
fideistico è scritto a chiare, chiarissime
lettere, nei discorsi di grandi leader, ideologi
e teologi arabi e musulmani contemporanei.
Non tutti, naturalmente, ma i più
importanti.
Ho capito cioè che le scuole islamiche
oggi egemoni in Egitto, Iran, Arabia Saudita,
Pakistan, Sudan, Libano, Palestina e
in buona parte del Golfo, apertamente sostengono
un fiero antisemitismo *religioso*.
Che tutti questi musulmani fanno risalire
questo loro antisemitismo al Corano, alla
esperienza terrena di Maometto, alla Tradizione
musulmana. Non sono io a sostenere
che Maometto chiama gli ebrei “porci
e maiali”, che ne ha sterminati 650, a
freddo, alla Medina – i Banu Quraizah –
perché avevano “tradito” la sua pòlis musulmana
e che da quel tradimento si radica
nell’islam la credenza del “complotto
ebraico”; che li accusa di avere travisato
nella Bibbia la parola di Dio, di essere per
natura, traditori.
Non sono opinioni personali. Sono *dogmi
per i grandi ideologi e politici musulmani
del secolo scorso*: Ruhollah Khomeini;
Abu Ala al Mawdudi; Hassan al Banna;
Sayyid Qutb; Abdul Aziz Ibn Saud Mohammed
Hussein Fadlallah, leader di Hezbollah.
Sono interpretazioni coraniche dei
maestri dell’Università di al Azhar, la più
illustre e antica per il mondo sunnita. Sono
insomma l’asse portante del pensiero
di leader e intellettuali, oggi egemoni culturalmente
e politicamente in una parte
determinante dei paesi arabi e dell’islam.
Sono dogmi espressi già ben prima del
1948, prima che Israele nascesse, quando
ancora il sionismo veniva considerato un
miraggio irraggiungibile di pochi pionieri,
anche in ambito ebraico europeo. Lo dimostra
l’immagine degli ebrei che
Hamza Roberto Piccardo, leader dell’Ucoii, la più
grande organizzazione musulmana in Italia,
delinea nel suo commento al Corano:
“Ebrei e cristiani adoperavano contro i
musulmani false conversioni seguite da
clamorose apostasie per confondere le
menti dei musulmani meno dotati intellettualmente
e con fede ancora incerta”.
E ancora:
“Nella loro prassi commerciale,
gli ebrei consideravano, e tuttora considerano,
del tutto lecito l’inganno e la truffa
nei confronti dei non ebrei”.
E poi:
“E’ grazie
a queste falsificazioni che la gran parte
del popolo di Israele è diventata il campione
di quella doppiezza morale in base
alla quale nei confronti dei non ebrei è accettabile
e impunita qualsiasi nefandezza,
mentre la rettitudine morale è un obbligo
soltanto verso i correligionari”.
E ancora:
“Ai figli di Israele, i quali sapevano bene
che la missione di cui Muhammad era stato
incaricato era davvero profetica, ma
non lo volevano ammettere per ragioni
razziali e di potere”.
E ancora:
“Rinnegando
i tesori dello spirito in cambio delle
ricchezze di questo mondo, i figli di
Israele fecero una scelta miope e meschina,
ingrati verso il loro Signore, furono
condannati a esercitare nel corso dei secoli
quella funzione antitradizionale e
reietta che ha procurato loro tante peripezie
e dolore”.
Queste frasi *razziste* appartengono alla
peggiore tradizione antisemita. Stupisce,
va detto, che una casa editrice come la
Newton Compton si sia prestata a stampare
tali affermazioni antisemite. Stupisce
ancor più che uno storico serio e al di sopra
di ogni sospetto di antisemitismo come
Franco Cardini si sia prestato a pubblicare
la prefazione per un testo in cui sono
compresi questi deliri antisemiti. Probabilmente
vittima della propria convinzione
della storica “tolleranza” musulmana
dell’islam nei confronti degli ebrei, Cardini
pare essere come inciampato in un doppio
errore di fiducia, verso i musulmani
storici e verso alcuni fra quelli di oggi.
(da: le radici dell'odio, Carlo Panella, Il Foglio 20 maggio 2005)
--
TBLOG
http://www.tonibaruch.blogspot.com/
I CULOTASTIERATI:
http://tonibaruch.buzznet.com/user/?id=921717
FATE IL VOSTRO SOMARO
http://snipurl.com/f0l3
"Le Radici dell'odio"
Estratto dall'introduzione de "Il complotto ebraico".
di Carlo Panella. (Lindau). Un libro di cui raccomando la lettura a chi
fosse ancora convinto che l'Islam non ha alle sue radici teologiche la
stessa virulenza antiebraica del Cristianesimo.
In questa puntata alcune delle pazzesche affermazioni antisemite
contenute nel commento al Corano di Hamza Piccardo (Newton Compton),
liberamente in vendita in tutte le librerie, e le loro premesse tra i
grandi pensatori islamici classici.
Nella prossima puntata, per anticipare un tema su cui ho risposto a
rosalucsemburg, farò una piccola digressione fuori dall'articolo per
entrare nel merito della visione del massacro degli ebrei come premessa
al Giudizio Universale, espressa nella tenera visione poetica della
"roccia e dell'albero". Una visione religiosa del genocidio, ripresa in
inummerevoli sermoni televisivi, facilmente rintracciabili su Memri.
Tb
=============== seconda puntata ===============================
***I dogmi dei pensatori islamici***
E’ un punto essenziale questo: le ondate
di antisemitismo che stanno rioccupando
l’Europa – la Francia innanzitutto –
hanno la loro origine profonda ben più
nella predicazione coranica antisemita
delle moschee europee, che nella politica
di Ariel Sharon.
Soprattutto, ho capito che
questo antisemitismo dichiarato, gridato,
fideistico è scritto a chiare, chiarissime
lettere, nei discorsi di grandi leader, ideologi
e teologi arabi e musulmani contemporanei.
Non tutti, naturalmente, ma i più
importanti.
Ho capito cioè che le scuole islamiche
oggi egemoni in Egitto, Iran, Arabia Saudita,
Pakistan, Sudan, Libano, Palestina e
in buona parte del Golfo, apertamente sostengono
un fiero antisemitismo *religioso*.
Che tutti questi musulmani fanno risalire
questo loro antisemitismo al Corano, alla
esperienza terrena di Maometto, alla Tradizione
musulmana. Non sono io a sostenere
che Maometto chiama gli ebrei “porci
e maiali”, che ne ha sterminati 650, a
freddo, alla Medina – i Banu Quraizah –
perché avevano “tradito” la sua pòlis musulmana
e che da quel tradimento si radica
nell’islam la credenza del “complotto
ebraico”; che li accusa di avere travisato
nella Bibbia la parola di Dio, di essere per
natura, traditori.
Non sono opinioni personali. Sono *dogmi
per i grandi ideologi e politici musulmani
del secolo scorso*: Ruhollah Khomeini;
Abu Ala al Mawdudi; Hassan al Banna;
Sayyid Qutb; Abdul Aziz Ibn Saud Mohammed
Hussein Fadlallah, leader di Hezbollah.
Sono interpretazioni coraniche dei
maestri dell’Università di al Azhar, la più
illustre e antica per il mondo sunnita. Sono
insomma l’asse portante del pensiero
di leader e intellettuali, oggi egemoni culturalmente
e politicamente in una parte
determinante dei paesi arabi e dell’islam.
Sono dogmi espressi già ben prima del
1948, prima che Israele nascesse, quando
ancora il sionismo veniva considerato un
miraggio irraggiungibile di pochi pionieri,
anche in ambito ebraico europeo. Lo dimostra
l’immagine degli ebrei che
Hamza Roberto Piccardo, leader dell’Ucoii, la più
grande organizzazione musulmana in Italia,
delinea nel suo commento al Corano:
“Ebrei e cristiani adoperavano contro i
musulmani false conversioni seguite da
clamorose apostasie per confondere le
menti dei musulmani meno dotati intellettualmente
e con fede ancora incerta”.
E ancora:
“Nella loro prassi commerciale,
gli ebrei consideravano, e tuttora considerano,
del tutto lecito l’inganno e la truffa
nei confronti dei non ebrei”.
E poi:
“E’ grazie
a queste falsificazioni che la gran parte
del popolo di Israele è diventata il campione
di quella doppiezza morale in base
alla quale nei confronti dei non ebrei è accettabile
e impunita qualsiasi nefandezza,
mentre la rettitudine morale è un obbligo
soltanto verso i correligionari”.
E ancora:
“Ai figli di Israele, i quali sapevano bene
che la missione di cui Muhammad era stato
incaricato era davvero profetica, ma
non lo volevano ammettere per ragioni
razziali e di potere”.
E ancora:
“Rinnegando
i tesori dello spirito in cambio delle
ricchezze di questo mondo, i figli di
Israele fecero una scelta miope e meschina,
ingrati verso il loro Signore, furono
condannati a esercitare nel corso dei secoli
quella funzione antitradizionale e
reietta che ha procurato loro tante peripezie
e dolore”.
Queste frasi *razziste* appartengono alla
peggiore tradizione antisemita. Stupisce,
va detto, che una casa editrice come la
Newton Compton si sia prestata a stampare
tali affermazioni antisemite. Stupisce
ancor più che uno storico serio e al di sopra
di ogni sospetto di antisemitismo come
Franco Cardini si sia prestato a pubblicare
la prefazione per un testo in cui sono
compresi questi deliri antisemiti. Probabilmente
vittima della propria convinzione
della storica “tolleranza” musulmana
dell’islam nei confronti degli ebrei, Cardini
pare essere come inciampato in un doppio
errore di fiducia, verso i musulmani
storici e verso alcuni fra quelli di oggi.
(da: le radici dell'odio, Carlo Panella, Il Foglio 20 maggio 2005)
--
TBLOG
http://www.tonibaruch.blogspot.com/
I CULOTASTIERATI:
http://tonibaruch.buzznet.com/user/?id=921717
FATE IL VOSTRO SOMARO
http://snipurl.com/f0l3
--
TBLOG
http://www.tonibaruch.blogspot.com/
I CULOTASTIERATI:
http://tonibaruch.buzznet.com/user/?id=921717
FATE IL VOSTRO SOMARO
http://snipurl.com/f0l3
TBLOG
http://www.tonibaruch.blogspot.com/
I CULOTASTIERATI:
http://tonibaruch.buzznet.com/user/?id=921717
FATE IL VOSTRO SOMARO
http://snipurl.com/f0l3